Itinerario

Due passi nell’arte: dal neoclassico al liberty

Una passeggiata a piedi sul lungolago di Baveno o, ancor meglio, un tour in barca costeggiando le rive, consente di ammirare in tutto il loro splendore le lussuose ville costruite tra Ottocento e Novecento, con i parchi all’inglese e i giardini ricchi di essenze esotiche e pregiate.

 

Partendo da nord, appena oltre il torrente Selvaspessa a Oltrefiume, immersa nella ricca vegetazione dell’attuale parco comunale e affacciata sul lago, Villa Fedora è una semplice ma elegante dimora realizzata nella prima metà del XIX secolo. Prende il nome dall’opera del compositore Umberto Giordano, che qui soggiornò tra il 1904 e il 1924. L’esteso parco signorile all’inglese era arricchito di darsena, dépendance, ghiacciaia e serra ed era ammirato per la bellezza e la varietà delle sue specie arboree.

 

Villa Della Casa, ora Villa Bionda, visitabile solo con passeggiata a piedi, poiché posta lungo corso Garibaldi e priva di affaccio a lago, fu costruita nel 1875 in stile svizzero, su progetto dell’architetto Augusto Guidini, per l’imprenditore Nicola Della casa, attivo nel campo dell’estrazione e della lavorazione del granito rosa di Baveno. Degni di nota sono il sapiente connubio del legno e del granito rosa nei particolari architettonici, il motto scolpito della Premiata ditta Della Casa “Labor prima virtus” sulla facciata principale e i tondi in terracotta raffiguranti personalità della storia e della cultura italiana.

 

In posizione centrale troviamo le vestigia degli storici alberghi di Baveno, il moderno Grand Hotel Dino sorge sulle ceneri di uno di essi, il Grand Hotel Belle Vue, che ospitò a fine Ottocento e inizio Novecento personaggi di spicco quali Anastasia di Russia, la principessa di Vittoria Eugenia Battenberg (nipote della regina Vittoria e a sua volta regina di Spagna) ed il principe Danilo del Montenegro, cui fece visita anche la sorella Elena, regina d’Italia e sposa di Vittorio Emanuele III di Savoia.

 

Nell’edificio porticato dove oggi si trova un istituto bancario, un tempo era collocato il più antico luogo d’ospitalità, l’Albergo della Posta (o della Diligenza), punto di sosta e cambio cavalli fin dai primissimi anni dell’Ottocento, nato a servizio della strada del Sempione e del sistema postale imperniato su di essa, che accolse diversi viaggiatori illustri del Grand Tour quali Goethe, Wagner, Dumas padre e figlio.

 

Il Beau Rivage, infine, è l’unico degli alberghi ottocenteschi ancora oggi presente nelle forme antiche e attivo nell’accoglienza.

 

Superato il centro storico, si trova la Villa Galtrucco, nel cui parco venne in luce una necropoli d’epoca romana. L’edificio ottocentesco, ampiamente trasformato nel tempo, fu abitato da personaggi famosi e ospitò diversi incontri tra le figure fondamentali della storia politica piemontese della seconda metà del XIX secolo: qui visse il patriota Giacinto Provana di Collegno, amico di Manzoni, con la moglie Margherita Trotti Bentivoglio, autrice di un Diario risorgimentale.

 

Poco più avanti, tra le decadenti costruzioni delle Terme di Baveno, s’incontra l’edificio di Villa Patrizia (Tommasina), risalente ai primi decenni del Novecento. Semplici decorazioni contraddistinguono la casa seminascosta dalla folta vegetazione del giardino: fra esse un balcone curvilineo corre lungo tutto il primo piano della facciata rivolta a lago.

 

Sempre d’inizio Novecento è l’edificio della Villa Beatrice, caratterizzata da decorazioni graffite su tutta la superficie del secondo piano.

 

Villa Henfrey-Branca, costruita tra il 1870 e il 1872, è una delle realizzazioni più originali del Lago Maggiore, ispiratasi alla tipologia dei castelli anglosassoni. L’accostamento dei rossi mattoni a vista al bianco delle finestre in granito, le imponenti guglie e torri e i terrazzi marmorei, rendono fiabesca l’architettura della villa. Nel maestoso giardino all’inglese si trovano una chiesetta protestante e un piccolo edificio dalle curiose forme di castello turrito risalente al 1882-1883. La costruzione della villa con tutti i suoi elementi si deve a Sir Charles Henfrey, notabile scozzese che fece fortuna in Italia con la costruzione di linee ferroviarie, e che nel 1871 scelse Baveno come sede di residenza, edificando la villa dedicata alla moglie Clara. Tra gli eminenti personaggi che nel corso degli anni vennero qui ospitati, vale la pena ricordare la Regina Vittoria d’Inghilterra nel 1879. In seguito la villa è passata in proprietà alla famiglia milanese Branca, nome noto a motivo della produzione del liquore Fernet-Branca, ideato dal capostipite Bernardino nel 1845.

 

Villa Durazzo (oggi Lido Palace Hotel) è un’imponente costruzione signorile della seconda metà del XIX secolo, realizzata dal marchese Durazzo di Genova proprio di fronte al Golfo Borromeo. Fu poi trasformata nel 1881 in un lussuoso albergo che vantò illustri ospiti tra cui sir Winston Churchill.




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